La famiglia
A Valdobbiadene, il cognome Ruggeri è legato a doppio filo con la storia del Prosecco. Da Agostino Ruggeri, il capostipite, proseguendo una breve linea genealogica si giunge a Vittore e ai suoi due figli, Ruggero e Andrea, gli attuali vignaioli dell’azienda Ruge.
La nostra azienda agricola si trova sul Col Funer, a Santo Stefano, una nelle zone più vocate, soleggiate e suggestive dell’intero territorio del Valdobbiadene DOCG.
Il nostro metodo
La terra ha un’anima e una voce che vanno ascoltate e rispettate. Questo è, da sempre, il nostro principio fondante. Questo è ciò che la nostra famiglia fa quotidianamente e da generazioni, vivendo in un ecosistema quasi perfetto, nobilitando le nostre colline coltivandole nel rispetto della natura e dei suoi ritmi.
Non esistono forzature ma solo simbiosi naturali, un semplice sodalizio tra l'uomo e la terra per riuscire a produrre elementi unici e sempre diversi tra loro.
L’esperienza e le tecnologie sono solo dei mezzi che consentono di guardare al futuro senza mai perdere d’occhio la saggezza del passato.
I frutti del nostro lavoro
La nostra produzione interpreta al meglio le tipologie più caratteristiche del territorio fatte di Valdobbiadene Prosecco Superiore DOCG e dei rifermenti in bottiglia. Un particolare accento va posto alla produzione del Cartizze eccellenza oggi sempre più rara e unica. La volontà di esaltare il territorio fa dei nostri vini qualcosa di esclusivo e ne risultano prodotti che non si rivolgono a tutti i palati ma a coloro i quali cercano la profondità, la tipicità e la verità.
Primario
Superiore Extra Dry DOCG
Annuale
Superiore Brut Millesimato DOCG
Ru - Zero
Superiore Extra Brut DOCG
Cartizze
di Cartizze Dry DOCG
L'Essenziale
Colli Trevigiani IGT
L'Assoluto
Moncrèp
Colli Trevigiani IGT
Andrea & Ruggero
Cosa significa essere
Vignaioli Indipendenti
“Abbiamo scelto di partecipare a questo ambizioso e ammirevole progetto perché il Vignaiolo Indipendente vive ogni giorno con una vera smisurata passione per il proprio lavoro. Molti hanno scelto percorsi probabilmente più remunerativi, ma noi intendiamo invece vivere in prima persona, mettendoci la faccia, ogni fase produttiva, da primavera fino alla potatura autunnale, perché non vogliamo in alcun modo perdere il legame che ha la nostra azienda col territorio.”